L’avocado di Calvino
Cosa c’entra l’avocado con Italo Calvino, uno degli scrittori italiani più amati di sempre? Scoprilo in questo articolo!
La Stazione Sperimentale di Floricoltura
Questa storia comincia in Liguria, più precisamente a Sanremo, città natale del padre di Italo Calvino, dove la famiglia si stabilisce quando il piccolo compie tre anni.
Mario Calvino infatti, botanico di fama internazionale, era stato incaricato dal comune di Sanremo di introdurre nuove specie di piante tropicali sul territorio.
Fu proprio il padre di Italo Calvino ad avviare nel 1925 la Stazione Sperimentale di floricoltura, che diresse personalmente dalla fondazione fino al 1950.
E a introdurre per primo l’avocado in Italia.
Il primo avocado in Italia
Durante i suoi innumerevoli viaggi infatti, Mario Calvino non mancava di inviare alla Stazione i semi e gli esemplari delle piante che riteneva si sarebbero adattati meglio al clima di Sanremo.
L’avocado era una di queste.
Mario aveva ipotizzato che, per le particolari caratteristiche climatiche del sanremese, la Persea Americana (il nome scientifico dell’avocado) avrebbe potuto sopravvivere e perfino prosperare.
Ne piantò alcuni esemplari anche Villa Meridiana, la grande casa a metà tra la collina e la città dove la famiglia Calvino si era stabilita, che si trovano ancora nel giardino della villa.
In seguito la coltivazione dell’avocado si sarebbe diffusa tra gli appassionati della zona, quindi del resto d’Italia.
Ma, all’inizio, la coltivazione dell’avocado era poco più che una stranezza, una curiosità da un altro mondo.
Solo in tempi recenti, con il crescere della popolarità dell’avocado tra gli italiani (e non) si è cominciato a svilupparne l’aspetto commerciale.
Se oggi possiamo assaggiare degli avocado Made in Italy, lo dobbiamo quindi alla curiosità e al genio di Mario Calvino.